Gli Ushi-Oni (牛鬼), conosciuti anche come Gyūki ovvero “i demoni bue”, sono creature mostruose con cui proseguiamo il nostro viaggio nel folklore giapponese. Spesso raffigurate in diversi modi, hanno praticamente tutti una testa da bovino con le corna. Esistono però diverse forme di questi Oni, infatti ci sono quelli con il corpo di ragno e la testa di bue, altri con la testa da demone ed il corpo di bue o anche testa di bue e corpo da insetto. Come avrete capito non sono proprio creature amichevoli, generalmente infatti sputano veleno e si divertono a mordere e uccidere i poveri malcapitati di turno.
Tuttavia, molto probabilmente, l’Ushi-Oni più famoso compare come simbolo protettivo nell’Uwajima Ushi-oni Festival, che si tiene a fine luglio a Uwajima, nella prefettura di Ehime. Questa creatura è rappresentata con un enorme costume indossato da più persone, un po’ come i draghi nelle celebrazioni cinesi, con un corpo di stoffa e una testa dipinta scolpita e tenuta su un palo. Possiede una spada al posto della coda e si pensa che scacci gli spiriti maligni.
Un altro famoso Ushi-Oni è un enorme e brutale mostro marino, che si dice vivere al largo della prefettura di Shimane, ma anche in altri luoghi del Giappone occidentale e che attacca i pescatori. È spesso raffigurato con un corpo simile a un ragno o un granchio.
Nella prefettura di Kagawa, al tempio di Negoroji a Takamatsu, è presente la statua di un ulteriore Ushi-Oni. Si tratta di un mostro bipede con enormi zanne e membrane simili a quelle di uno scoiattolo volante. Un cartello nelle vicinanze spiega che questa creatura terrorizzò l’area, circa quattrocento anni fa. Venne poi uccisa da un abile arciere di nome Yamada Kurando Takakiyo (山田蔵人高清) che ne regalò le corna al tempio. Corna che possono essere viste ancora oggi.
A questo demone sono anche legate diverse leggende. Nella prefettura di Okayama, ad esempio, si racconta che l’imperatrice Jingu (ve la ricordate?) venne attaccata da un oni con il corpo di bue. Esso possedeva almeno otto teste! Dopo una dura lotta venne sconfitto e tagliato in tre pezzi, che successivamente diedero vita alle isole di Aoshima, Maejima e Kijima. Tuttavia la furia della creatura era tale da trascendere persino la morte e così si trasformò in un Ushi-Oni ancora più potente. Attaccò per la seconda volta l’imperatrice, ma un kami dell’acqua la aiutò e lo sconfisse definitivamente, facendolo nuovamente in pezzi e dando vita così ad altre isole.
Per finire e celebrare un po’ il nostro spirito nerd, segnaliamo che Gyūki è anche il demone ad otto code, sigillato in Killer Bee (キラービー, Kirābī), con la testa che è praticamente quella di un toro e le code che invece richiamano i tentacoli di un polpo, personaggio presente in Naruto.