Se pensavate che i Tengu fossero creature temibili ed estremamente forti, nonché pericolose, allora non avete ancora visto il loro re. Lunghi capelli bianchi, naso incredibilmente lungo e vesti da sacerdote buddista. Questa è la sua presentazione, apparentemente tranquilla. Dietro quest’aria bonaria però si nasconde una creatura dalla forza di mille tengu, nonché conoscenze magiche, militari e della spada senza eguali.
Sōjōbō, questo è il nome del Tengu più forte in assoluto, generalmente porta anche con sè un ventaglio formato da 7 piume, che rappresentano il rango più alto e lo pongono ai vertici della società tengu. Si dice che viva sul monte Kurama (a nord di Kyoto) ed abbia uno stretto legame con il tempio Kuramadera. Quest’ultimo è la sede di un particolare culto del buddismo esoterico.
Gli yamabushi (letteralmente colui che si trova/si nasconde tra le montagne) infatti, ovvero gli asceti di quella montagna, considerati da un’antica tradizione guerrieri invincibili, venerano i tengu. Su Sōjōbō non si trovano molte informazioni, ma la leggenda più famosa a lui associata è quella che riguarda uno dei personaggi storici del Giappone più famosi, realmente esistito! Siete curiosi di sapere di chi si tratta vero? Ci arriviamo tra poco…
Si narra che un bambino, chiamato Ushiwakamaru, si recò sul monte proprio per incontrare il re dei tengu e diventare suo discepolo, dopo la morte in battaglia del padre. Tutti sapevano che Sōjōbō non era un “tipetto” facile, anzi molto feroce, irascibile e divoratore di bambini. Eppure quando il demone vide il coraggio e la forza di volontà di Ushiwakamaru, ne rimase colpito. Decise infatti di allenarlo, insegnandogli ogni segreto dell’arte della spada, nonché qualche trucchetto di magia. Alla fine del duro addestramento il bambino era ormai un giovane uomo, ed era colui che poi fu conosciuto come Minamoto no Yoshitsune. Eroe dello Heike Monogatari, vissuto tra il 1159 e il 1189, viene considerato il guerriero imperiale più grande della storia giapponese. Tornando al Sōjōbō, esso compare anche nel manga/anime Kamisama Hajimemashita.
Fonti consultate: Mitologia giapponese e il libro dello Hakutaku