Dopo esserci lasciati la scorsa settimana con 口(kuchi, se ve lo siete perso potete recuperare qui) non volevamo lasciarvi a bocca asciutta. Perciò affrontiamo oggi un altro kanji fondamentale, soprattutto per noi appassionati di cucina giapponese, ovvero 食, il kanji del cibo!
Come abbiamo già visto negli altri ideogrammi base, anche 食 ha moltissime letture con altrettanti significati. La lettura principale e più usata è quella associata all’hiragana べ : 食べ(tabe) può diventare il verbo 食べる(taberu), “mangiare”, o 食べ物(tabemono), letteralmente “l’oggetto che si mangia”, ovvero il cibo. Anche il verbo 食う(ku-u) ha il significato di mangiare, ma è un modo più duro per dirlo e quindi è meno usato. Le letture precedenti sono quelle giapponesi, quella cinese è invece しょく(shoku), da affiancare ad altri kanji per costituire nuove parole. Un esempio è 朝食(choushoku), che unisce a 食 il kanji di “mattina”, diventando il “cibo della mattina”, ovvero la colazione.
Ma i significati di questo kanji non sono finiti, infatti curiosamente 食(shoku) prende anche il significato di “eclisse“, ad esempio associato al kanji 日(nichi, il sole) diventa 日食(nisshoku, eclissi solare). Il motivo è che in passato in Giappone si credeva che durante l’eclisse il sole, o la luna, venissero mangiati, e perciò è stato associato 食 a questo evento.
L’origine di questo simbolo è visiva, infatti in passato la forma doveva ricordare una pentola rialzata con del cibo all’interno ed un coperchio. Negli anni l’ideogramma è cambiato molto ed è difficile vedere questa immagine, ma vi lasciamo sotto, a fianco dell’ordine di scrittura del kanji moderno, anche la versione antica (a destra).
Forse vi sarà venuto un certo languorino con tutto sto parlare di cibo; nel caso il vagone ristorante è poco più avanti, nella sezione “Non solo sushi“. Noi ci vediamo la prossima settimana con un nuovo kanji! よく食べてください!