Un’altra delle più famose ed iconiche figure del folklore giapponese sono gli Oni; esseri sovrannaturali che possono essere paragonati a demoni, diavoli, ogre o troll. Rappresentati nei dipinti come creature dalla grande mole, muniti di corna, spesso con un terzo occhio in mezzo alla fronte e lunghi canini simili a pugnali, sono spesso collegati a catastrofi naturali, per essere precisi alle tempeste di fulmini, perché queste ultime in Giappone hanno causato diversi devastanti incendi nell’arco dei secoli.
“Feroci demoni, portatori di rovina e malattie, punitori dei dannati” queste sono le parole che spesso accompagnano gli Oni, i quali però divenuti, dopo l’arrivo del buddismo, carcerieri proprio dei peccatori, vengono a loro volta puniti dalle divinità buddiste. Infatti in molte raffigurazioni, i quattro re celesti (che proteggono i punti cardinali), sono immortalati mentre calpestano le teste di questi demoni. Diciamo la verità, anche io ho sognato di calpestare un Oni, ma non ho ancora capito come utilizzare la mia trasformazione ultima in super Son Zoro Tanuki!
Un altro significato del termine Oni, secondo il sistema di divinazione giapponese, è quello di spiriti invisibili, maligni, che causano estremo dolore all’umanità. A tal proposito, non avrete mica posizionato le vostre porte di casa, ripostigli o luoghi che possano far scorrere l’acqua (quindi cucine e bagni) verso nord-est vero? Perché sappiate che proprio da quella direzione, indicata dal termine kimmon (propriamente “porta dei demoni” che indica proprio il nord-est) si pensa che gli Oni entrino nel nostro mondo. In Giappone infatti durante la costruzione dei castelli, verso “kimmon”, si posizionava solamente un cortile, cosicchè i soldati potessero respingere più facilmente l’assalto degli Oni, proteggendo così le altre parti della costruzione. In ogni caso non disturbate gli Oni, ve lo consiglio, perchè sto ancora terminando gli allenamenti e non potrò correre in vostro soccorso!