La scorsa settimana vi abbiamo fatto riposare per riprendervi dai festeggiamenti per l’anno nuovo, ma è tempo di ripartire coi kanji settimanali. Ma è meglio andarci piano e ricominciare con un ideogramma molto semplice, ma fondamentale, che ci metta a nostro agio e ci faccia iniziare l’anno con un sorriso. E non c’è kanji migliore di 口 per farlo, un simbolo che deriva proprio dall’immagine di un volto sorridente.
Come tutti i kanji più fondamentali e basici, anche 口 ha tantissimi significati, ma quello principale è “bocca“. Altre possibili traduzioni sono quelle di “apertura” e “buco” o ancora “porta”, “discorso” e “tipo”; avendo così tanti significati è sempre importante andare a vedere i kanji a cui è collegato per capirne il senso. La lettura giapponese, quella più usata, è くち(kuchi), o ぐち(guchi) se insieme ad altri kanji, mentre quelle cinesi sono く(ku) e こう(kou).
Due parole utilissime per i viaggiatori sono 入口(iriguchi) e 出口(deguchi), rispettivamente “entrata” ed “uscita”, che in Giappone troverete ovunque, dalle stazioni ai centri commerciali; anche sul nostro treno, quindi imparatele bene!
口 è composto da appena tre tratti, e di seguito, sulla sinistra, trovate l’ordine di scrittura. Sulla destra invece potete vedere l’antica versione di questo kanji, che ricorda molto un sorriso.
In realtà abbiamo già visto questo kanji nell’ultima rubrica settimanale del 2021 con il simbolo 聖(sei) dove 口 è utilizzato, come capita spessissimo, come radicale (se vi siete persi cosa siano i radicali, lo spieghiamo qui). Quindi tenetevi in mente questo kanji, perché tornerà spesso.
Ed a proposito di ritorno, anche noi torniamo la prossima settimana con un altro ideogramma tutto da scoprire. Alla prossima, またね!