Gotta catch ‘em all! (ovvero acchiappali tutti!), vi suona familiare questa frase? Per chi conosce la Nintendo ed i Pokemon probabilmente si, ma lo sapevate che questo impero multimediale è nato come un’umile compagnia di Karuta nel 1889? Ebbene si, però domanda ancora più importante: cos’è il Karuta?
Karuta 歌留多かるた è il nome giapponese di un gioco di carte introdotto in Giappone dai commercianti portoghesi nel XVI secolo. Esistono due varianti principali di questo gioco ovvero l’ Uta-Karuta e l’Iroha Karuta. Il primo, che significa letteralmente “carte di poesie”, consiste in 200 carte divise in due set, ciascuno contenente 100 poesie waka 和歌 (letteralmente “poesia giapponese”). Un set è fatto per “leggere” e l’altro per “afferrare”. Il tipo più popolare di Uta-Garuta è Hyakunin Isshu 百人一首ひゃくにんいっしゅ, o “100 persone, 1 poesia”.
Il secondo tipo invece è una forma più semplice di karuta, per i bambini. “Iroha” è praticamente la versione giapponese del nostro “ABC”, basata sul modo in cui i giapponesi ordinavano i kana (sillabari fonetici giapponesi). Quindi Iroha Karuta potrebbe essere visto come “ABC Karuta”. Anche in questo caso ci sono due set di 48 carte per un totale di 96. Invece della poesia waka, l’Iroha Karuta presenta diversi proverbi.
Lo so cosa state pensando ed infatti adesso vi spieghiamo, brevemente, come si gioca. Intanto per iniziare dovrete acquistare, farvi prestare o creare un mazzo Karuta. Il modo base di giocare richiede due ruoli distinti un “lettore” o “chiamante” e due o più giocatori. In ogni mazzo ci sono due tipi di carte:
- yomifuda 読み札よみふだ: ovvero “schede di lettura” che presentano informazioni scritte su di esse.
- torifuda 取り札とりふだ: ovvero “afferrare le carte” con immagini e/o scritte su di esse
Una volta armati con il proprio mazzo preferito, siete pronti a scendere sul “terreno di battaglia”. Piccola precisazione per chiarire meglio il funzionamento del gioco; ogni yomifuda ha un torifuda corrispondente.
A questo punto si distribuisce tutto il torifuda a faccia in su, esattamente tra i due sfidanti, su una superficie piana. Il “lettore”, successivamente, estrae a caso uno yomifuda dal mazzo e lo legge ad alta voce. I giocatori gareggiano tra loro per determinare quale torifuda corrisponde all’indizio yomifuda estratto. Una volta trovato è necessario toccare, afferrare o dichiarare la carta corretta. Il gioco va avanti, ripetendo questo passaggio finché non rimangono più carte. Il giocatore che ne avrà di più alla fine sarà il vincitore!
Padroneggiare il karuta, a differenza di quello che si potrebbe pensare, non è semplice e richiede diverse abilità, ma alla fine può regalare molte soddisfazioni, anche pensando che uno studente o un appassionato lo potrebbero utilizzare per imparare cose nuove sullo studio della lingua giapponese, specialmente nella sua versione ABC.