Gozu e Mezu, nel buddismo e nella mitologia giapponese, sono i generali demoni che custodiscono le porte dell’inferno. Sono dei terribili e potenti oni e il loro corpo finisce con teste di animali. Una testa di bue per Gozu e una testa di cavallo per Mezu. La loro forza è sconfinata e si dice possano muovere persino le montagne. Una volta chiuso il portone infernale, quindi, nessuno potrà scappare, finchè ci sono loro a fare la guardia.
Non a caso sono i servitori del grande Re Enma, il sovrano dell’inferno, e sono tra i principali torturatori e punitori dei malvagi. Sono anche i primi demoni che si incontrano una volta messo piede nel regno dei morti e qualora qualcuno riuscisse miracolosamente a fuggire, credetemi forse preferirebbe non averlo fatto. Sono proprio Mezu e Gozu infatti che vengono sguinzagliati per riportare l’incauto temerario indietro. Tra le altre cose, le loro enormi mazze di ferro schiacciano qualsiasi cosa, ma la cosa che più prediligono è calpestare le anime dei prigionieri, solo per il gusto di vederle reincarnarsi e poi schiacciarle nuovamente. Inquietante vero?
Sebbene Gozu e Mezu siano i più famosi e più comunemente raffigurati nella storia e nell’arte, non sono gli unici demoni dalla testa di animale al servizio del Grande Re Enma. Si dice che anche cervi, tigri, leoni e demoni dalla testa di cinghiale servano tra i ranghi superiori, come guardiani dell’inferno. Tutti loro gestiscono le grandi camere di tortura del Jigoku (il regno infernale) e sovrintendono al tormento di innumerevoli anime. Gozu, Mezu e gli altri demoni dalla testa di animale, trovano origine nella mitologia indiana, che fu importata insieme al buddismo in Giappone attraverso la Cina. Anche in questo caso c’è un riferimento ai due guardiani nel famosissimo anime Inuyasha. I due infatti sono statue giganti che custodiscono l’ingresso all’aldilà. Proteggono fedelmente questa barriera per assicurarsi che non venga mai aperta e che nessun essere vivente la attraversi vivo. Infatti vogliono far fuori proprio il mezzo-demone, anche perchè l’unico modo per oltrepassare quel portone è da morti!