Ormai dovreste già sapere come usare le bacchette e cosa fare e cosa non fare quando si mangia il sushi vero? Se vi siete distratti, fate un bel ripasso, perché è arrivato il momento di spiegarvi come comportarsi a tavola. Ebbene sì, perché l’etichetta giapponese quando si mangia potrebbe sembrare semplice, ma nasconde i suoi segreti… Eccovi qualche consiglio goloso.
Nella maggior parte dei ristoranti vi verrà dato un piccolo asciugamano bagnato per pulirvi le mani prima di iniziare a mangiare. Molto spesso non avrete altro tovagliolo se non quello, quindi tenetelo caro. Dopo aver atteso che a tutti i commensali sia arrivato il proprio ordine, si inizia il pasto con la frase いただきます(Itadakimasu, da leggere con la ‘u’ muta), letteralmente “sono grato di ricevere”. In questo caso non si tratta di un augurio verso gli altri, ma di un ringraziamento per il cibo che si ha di fronte.
Se invece un piatto va mangiato subito, ma gli altri commensali non sono ancora stati serviti, possono venire in vostro aiuto due frasi: お先にいただきます(osaki ni itadakimasu, nuovamente da leggere senza ‘u’), ovvero “permettimi di iniziare prima di te”, se la pietanza in questione è la vostra; altrimenti お先にどうぞ(osaki ni dōzo), lett. “per favore inizia pure”, ed il figurone è assicurato!
Ma, c’è sempre un ma. Sappiate che soffiarsi il naso o ruttare, per quanto possa sembrare un’innocente “goliardata”, sono considerati molto sconvenienti, così come “sgranocchiare” sonoramente. Fa eccezione il ramen, gli spaghetti in brodo giapponesi, che è buona norma aspirare rumorosamente per dimostrare che il piatto è gradito. Un’altra buona maniera è finire fino all’ultimo chicco di riso della vostra ciotola. Infine, terminato il pasto, è buona norma sistemare tutti i piatti così come sono stati portati inizialmente e risistemare le bacchette sul loro supporto o nel loro involucro di carta. Concludete in bellezza con ごちそうさまでした(gochisōsama deshita, con la seconda ‘i’ muta), cioè “grazie per il pasto”, che serve sia a ringraziare il cuoco (o chi vi ha offerto il pasto), sia il cibo consumato.
Ora sì che sapete come fare bella figura a tavola, in fondo cosa ci può essere d’altr… oh, già. C’è anche un’etichetta su come si beve! Continuate a seguirci per scoprirla, non volete mica passare per dei buzzurri!