Vi siete mai chiesti cosa succede ad una lanterna giapponese quando raggiunge i 100 anni di onorato servizio? Credetemi, non tutte vogliono “andare in pensione” e sparire per sempre. E’ proprio a causa di questa voglia di non sparire che nasce infatti il Chōchin-Obake 提灯お化け, ovvero una lanterna giapponese che ormai centenaria viene posseduta da uno spirito. Solitamente ha un occhio solo ed una lingua lunga che esce da un foro, che funge da bocca.
Di solito sono fatte di bambù, carta o seta e come tutti gli tsukumogami ( 付喪神 “Kami degli oggetti”) prende vita una volta spente le 100 candeline. Questo non accade sempre, ma se vedete la carta iniziare a dividersi lungo una delle sue nervature, formando una bocca spalancata con una lingua selvaggia e penzolante e spuntare uno o due occhi nella metà superiore della lanterna, allora sapete cosa avete davanti!
A volte capita che queste lanterne abbiano anche braccia o gambe, ma tranquilli non vi inseguiranno. Infatti raramente provocano danni fisici. Preferiscono di gran lunga sorprendere e spaventare le ignare vittime ridendo sguaiatamente, facendo roteare la loro lingua e spalancando il loro grande occhio. Se il Chōchin-Obake è innocuo, altrettanto non si può dire dell’Onryō (una delle creature sovrannaturali più pericolose, di cui vi parleremo più avanti. Non vorremmo togliervi il sonno già da subito!) che a volte si maschera da Chōchin-Obake, per cogliere di sorpresa le sue vittime.
Il Chōchin-Obake appare anche nel gioco di carte obake karuta , praticamente una “vecchia” versione dell’iroha karuta (se non sapete cos’è il Karuta, lo potete trovare qui!), popolare dal periodo Edo all’inizio del XX secolo. Le sue carte contenevano le sillabe dell’hiragana e figure della mitologia giapponese, il nome infatti sta a significare “carte dei mostri”.