Non fatevi ingannare dal suo aspetto esile, perché l’Azuki-Babā è più perfida e feroce di quello che sembra. E’ uno dei diversi Yokai (creature sovrannaturali della mitologia giapponese. Andate a recuperare anche i Tengu, Yuki-Onna e Oni) dei fagioli e a differenza dell’inoffensivo Azukiarai, che si diletta in canzoni dove parla solamente di mangiare gli uomini, l’Azuki-Baba oltre a cantare allo stesso modo, probabilmente passerà letteralmente all’azione. Rispetto al suo più docile e famoso consanguineo, questo yokai assume l’aspetto di una temibile vecchia megera, vestita interamente di bianco, che canta con una voce roca e raccapricciante.
Il suo nome letteralmente sta a significare “la strega dei fagioli”, ma in alcuni casi si può trovare Azukitogi-Babā ovvero “la strega che macina fagioli”. Da quanto ci dicono le storie, di certo non si nutre solo di questi legumi, sfortunatamente per i malcapitati che cadono nelle sue grinfie. Questa strega appare solitamente al crepuscolo, in particolare nelle notti autunnali piovose o nebbiose.
Coloro che sono riusciti, miracolosamente, a salvarsi raccontano di aver visto un inquietante bagliore bianco attraverso la densa nebbia. Successivamente a questo, la voce roca di una vecchia che cantava un’orribile melodia e contava i fagioli, lavandoli all’interno di un colino nel fiume, iniziava a propagarsi. Proprio in quel momento tutti quelli che non tornavano indietro immediatamente, non avrebbero più fatto ritorno. State tranquilli però le Azuki-babā, nonostante la loro crudeltà e ferocia, sono molto più rare degli Azukiarai e solitamente vengono utilizzate solo come storie per spaventare i bambini in modo che si comportino bene. Suvvia non diteci che adesso guarderete i fagioli Azuki con occhi diversi…