Cosa hanno a che fare gli usignoli con i ninja? Apparentemente nulla, ma se andiamo a fondo nella storia del Giappone, scopriamo che durante il periodo feudale i ricchi signori giapponesi facevano costruire abitazioni con pavimenti appositamente scricchiolanti (proprio noti come Uguisubari), come misura di difesa contro i Ninja. Questo però ancora non chiarisce il nesso con gli usignoli…
I leggendari mercenari, altamente addestrati, del Giappone feudale erano così avvolti nel mito e nel folklore, che si diceva fossero in grado di camminare sull’acqua, di diventare invisibili e di controllare gli elementi naturali. Non trovate che questa sia una valida motivazione per far realizzare un pavimento come l’Uguisubari?
Questa tipologia di pavimentazione è creata in modo tale da produrre un sonoro scricchiolio, (e qui entriamo nel vivo della questione!) simile al canto di un usignolo, da cui effettivamente prende il nome; infatti Uguisu (鶯 o 鴬) si riferisce all’usignolo giapponese.

Spesso utilizzati nei templi o palazzi, assicuravano che nessuno potesse sgattaiolare inosservato, servitore o leggendario ninja che fosse! Il sistema, al giorno d’oggi, potremmo dire che è rudimentale, ma estremamente efficace; si tratta di assi di legno sorrette da travi (che fungono da ammortizzatore) e giunti a forma di V capovolti, le quali si muovevano quando vi si applicava la pressione dei passi. Le assi una volta “piegate” facevano stridere i giunti, contro i chiodi delle travi, producendo il “canto di un usignolo” caratteristico.
Ovviamente la sensazione che le travi potessero separarsi rimaneva tale; le assi erano sicure, ma inducevano a fare una certa attenzione quando ci si doveva camminare sopra. Probabilmente i signori erano abituati alla cadenza dei passi degli abitanti del castello, ecco perché suoni discordanti dai soliti avvertivano tutti della presenza di intrusi!
Semplice vero? Eppure questa struttura rispecchia tutto l’ingegno e l’eleganza dell’architettura giapponese. Anche dopo secoli l’uso del legno in Giappone è qualcosa di estremamente armonioso, che vale la pena di essere visto. Oltretutto il rumore prodotto dall’Uguisubari non è poi così fastidioso, come si può pensare. Il sistema era ragionato, ma ovviamente richiedeva un certo tipo di lavorazione ed era quindi fatto realizzare solo delle famiglie più ricche.
I più famosi pavimenti dell’usignolo si trovano a Kyoto, un esempio di questi è il Palazzo Ninomaru all’interno del Castello Nijo, dove il cinguettio permea l’aria grazie alla vasta installazione di pavimenti Uguisubari e al numero di turisti che attraversano il palazzo.
Ma quindi, erano davvero costruiti appositamente solo per “allarme”? Sembrerebbe di si, ma recandosi proprio al castello di Nijo, tuttavia, la segnaletica sulla costruzione del pavimento sembra indicare che il suono, in realtà, fosse un sottoprodotto della progettazione, piuttosto che una cosa intenzionale. Un’altra possibile teoria è che i pavimenti fossero costruiti in questo modo per evitare che indumenti come i kimono si impigliassero nelle teste dei chiodi che altrimenti sarebbero stati esposti sul pavimento. Di sicuro a noi la motivazione della misura d’allarme, contro gli intrusi, piace molto di più! Storicamente comunque è anche la più accreditata.