Probabilmente anche se siete già stati in Giappone, non avete trovato risposta a questa domanda o forse da allora vi state tormentando in cerca della soluzione. Per quanto ne so, posso venirvi in aiuto e fare un po’ di chiarezza, sono pur sempre il vostro amichevole tanuki di quartiere!
Quindi? Perché le strade giapponesi non hanno un nome? Semplicemente perché non ne hanno bisogno. Il modo di concepire lo spazio per i giapponesi è molto diverso da quello occidentale. Se ci pensate le città europee si sono sviluppate partendo sempre da un’area centrale, dove si concentra la vita delle persone, per poi man mano allargarsi ed arrivare alle periferie. Il Giappone invece ha pensato ad un sistema di numerazione a blocchi o riquadri se vi piace di più, senza concentrare la maggior parte delle cose su una zona, come punto di aggregazione.
Considerando i vari punti della città mutevoli, non hanno sentito la necessità di dare un nome alle strade, proprio perché gli edifici possono cambiare nel tempo, anche come punti dove la popolazione si ritrova.
A questo punto è bene, in breve, spiegare come questa urbanistica a riquadri si sviluppa: si parte da aree più grandi, ovvero l’equivalente dei quartieri tanto per capirci (ad esempio Tokyo è divisa in 23 quartieri o distretti), per poi andare nel dettaglio con gli isolati, ovvero tanti rettangoli più piccoli che compongono il riquadro principale. Sono quindi gli isolati ad essere l’unità fondamentale delle zone urbane ed infatti vengono numerati questi ultimi, piuttosto che dare un nome alle vie.
Ad esempio, un indirizzo giapponese potrebbe essere questo: 3-chōme-9-4 Nishiasakusa, Taito City, Tokyo. Il primo numero indica il terzo distretto (in giapponese 丁目, chōme), poi nell’ordine troviamo il numero dell’isolato e quello dell’edificio (vi spiegherò poi come leggerli nel dettaglio, non lascerò che vi perdiate!) Quindi, sebbene il Giappone non abbia dato nomi alle strade, ha un sistema di indirizzi molto specifico e piuttosto approfondito. Ciò non significa che sia qualcosa di “confuso” o complicato, semplicemente bisogna capirne l’origine e perché differisce dal sistema occidentale. Sicuramente una delle motivazioni è da ricercare proprio nel diverso modo di concepire lo spazio, ma anche nella profonda differenza di cultura e forse non solo, c’è una teoria molto particolare e suggestiva che potrebbe dare un’ulteriore spiegazione, ma questa è un’altra storia…