Dopo aver ammirato la complessa armonia dello stupendo kanji 和(wa), che potete recuperare qua, oggi vediamo qualcosa di più semplice e leggero. In via del tutto straordinaria in questo appuntamento dedicato ai kanji, andremo a vedere non uno, ma due ideogrammi insieme. Questi sono forse i due kanji più strani di tutta la lingua giapponese, infatti le loro forme ricordano più dei pezzi del Tetris o di Lego, che dei caratteri orientali. Stiamo parlando dei simboli 凸 e 凹, continuate a leggere per scoprire cosa significano!
In questo caso, avendo due kanji da analizzare, non vedremo tutte le letture, ma solo quelle più comuni. Partiamo dal primo, 凸 è letto comunemente con la lettura giapponese でこ(deko), che significa “sporgente” o “convesso“. Una parola comune che contiene questo kanji è お凸(odeko), scritto spesso in hiragana, che indica la fronte. Dall’altra parte abbiamo il suo opposto, 凹, normalmente letto come ぼこ(boko), che significa “cavità” o “concavo“. Un’altra lettura molto comune è へこみ(heko-mi), che significa “depressione“, sia nel senso fisico che in quello figurato di condizione mentale. Mettendo questi due kanji affiancati, uniamo i due concetti di concavo e convesso, dando vita a 凸凹(dekoboko), che indica qualcosa di “ruvido” o “sconnesso“, ma anche di “sbilanciato” e “ineguale“.
Ciò che più è interessante di questi due caratteri è la forma, un’eccezione nel panorama degli ideogrammi cinesi e giapponesi. Conoscendo i due significati, questi kanji diventano molto semplici da ricordare: 凸(deko) è quello sporgente mentre 凹(boko), con la sua rientranza, è quello concavo. Nonostante le forme siano entrambe molto semplici, per scrivere correttamente la coppia di kanji sono necessari ben 5 tratti a testa(secondo noi ne bastava solo 1 ciascuno, ma vabbè). Di seguito vi lasciamo l’ordine di scrittura, fate pratica!
Noi adesso torniamo a giocare a Tetris, vi diamo appuntamento alla prossima settimana con nuovi, sempre più strani, kanji giapponesi! またね!