I giapponesi sono un popolo estremamente superstizioso. La loro vita quotidiana è piena di abitudini e gesti scaramantici, e loro stessi lo ammettono tranquillamente. Anche la fede religiosa è pregna di tradizioni e credenze popolari che sono molto lontane da quello che è scritto nei sutra o nel kojiki (testi sacri rispettivamente buddisti e shintoisti). Questo sembra andare un po’ in contrasto con l’immagine che abbiamo di questo popolo, serio e integerrimo.
Le superstizioni giapponesi sono molto numerose e varie, ed alcune sono davvero assurde. Oggi parliamo di una di quelle più comuni e famose, ovvero quella riguardante i numeri fortunati e sfortunati.
Partiamo dai numeri più evitati ed odiati, ovvero il ‘4‘ ed il ‘9‘. L’origine di questa avversione è legata al loro suono. ‘4’ in giapponese si legge し(shi), ovvero lo stesso suono di 死, il kanji di “morte“. Invece, il nove è pronunciato く(ku), suono associato al kanji 苦, che significa “dolore” o “sofferenza“. Soprattutto il primo numero è davvero odiato, infatti non troverete mai le stanze numero ‘4’ o ’42’ (quest’ultimo perché la sua lettura ricorda il verbo “morire”). Altre combinazioni di numeri particolarmente negative, sempre a causa della lettura, sono ’49’, ‘4219’ e ‘4256’, mentre nella yakuza, la mafia giapponese, viene usato il ‘4444’ come numero per intimidire. La questione è talmente seria che in Giappone, ma anche in altri paesi asiatici come Cina e Corea, si parla di “tetrafobia“, ovvero una vera e propria paura per il numero ‘4’!
Ora passiamo a quelli fortunati, anche in questo caso abbiamo due numeri particolarmente importanti: il ‘7‘ e l’ ‘8‘. Il primo deriva dalla religione buddista, dove il ‘7’ ricopre un ruolo fondamentale e quindi è considerato molto fortunato. Il secondo invece è sinonimo di buona sorte grazie alla forma del kanji che lo rappresenta (八, hachi), composto da due linee che vanno ad allontanarsi, cosa che in Giappone rappresenta la crescita e la prosperità (末広がり, suehirogari). Altri numeri fortunati sono il ‘3‘ ed il ‘5‘. Non a caso, le date di molti eventi e feste contengono i numeri citati. Ad esempio il 七夕(tanabata), la festa degli innamorati, è il 7/7, e lo 雛祭り(hinamatsuri), la festa delle bambole, ha luogo il 3/3. Vi è addirittura una festa chiamata 七五三(shichi-go-san), letteralmente “sette-cinque-tre”, dove i bambini di tre e cinque anni, e le bambine di tre e sette anni, vestiti in kimono, si recano al tempio e si festeggia per augurare loro una buona crescita.
Come dite? Siete seduti al posto numero 4 della quarta carrozza? Oh che peccato, ma tanto voi non credete a queste cose… vero?