Quando si studia una lingua si inizia sempre dal verbo ‘essere’ ed ‘avere’, giusto? Beh, nel caso del giapponese ci dobbiamo accontentare del primo, visto che la controparte non esiste (come si fa a non usare un verbo “avere”?! Magari ci pensiamo poi…). Quindi iniziamo subito con il verbo です (desu, letto con la ‘u’ muta), una forma cortese del verbo essere e usatissima nella maggior parte delle conversazioni giapponesi. Il suo corrispettivo colloquiale è il verbo だ (da), ma esso risulta nella maggior parte delle occasioni un po’ troppo duro quindi vi sconsiglio di usarlo.
Sicuramente per quelli tra voi che hanno esperienze con l’ascolto del giapponese, ad esempio vedendo anime, avranno sentito questo verbo in quasi ogni frase. Ma il verbo essere si usa così tanto? In realtà “desu” è molto usato anche per coniugare aggettivi e “verbalizzare” i nomi, oltre che a rendere più cortesi e morbide delle frasi. Un esempio è お疲れ様 (otsukare-sama, se vi siete persi la lezione su questa parola usatissima potete recuperarla qui), che in contesti formali è spesso accompagnato dal “desu” finale per rendere ancora più gentile il ringraziamento.
A questo punto potete già iniziare a parlare giapponese, infatti per presentarvi basterà dire il vostro nome aggiungendo il “desu” finale. Facile, no?