La scorsa settimana abbiamo un po’ esagerato con il kanji più complesso del giapponese (se volete sfidare voi stessi lo trovate qua), quindi questa volta vogliamo farvi rilassare con un simbolo molto più semplice, ma fondamentale. Stiamo parlando di 人 (hito), un carattere composto appena due tratti, che prende il significato di “persona”, “personaggio” o “essere umano”. Oltre alla lettura giapponese ひと(hito), che pronunciamo quando lo troviamo da solo, possiede le letture cinesi にん(nin), じん(jin) e と (to), usate quando associato ad altri kanji. Ad esempio inserendo il nome di una nazione, come 日本 (nihon, Giappone), ed aggiungendo 人 (letto jin), verrà fuori la parola che definisce l’abitante di quel paese, come 日本人 (nihonjin, persona giapponese).
Anche questo simbolo si è evoluto molto durante la sua lunga storia. Nato dalla rappresentazione di un uomo proteso con le braccia in avanti, è diventato la semplice unione di due tratti astratti. Sotto trovate tre passaggi dell’evoluzione di questo kanji ed infine la gif animata per vedere l’ordine di scrittura della versione moderna. Come noterete, lo stile dell’ideogramma scritto a mano è abbastanza diverso da quello che trovate in digitale, con il secondo molto più stilizzato del primo.
Per questo kanji, ancora più che per gli altri, è fondamentale che i tratti siano disegnati nel giusto ordine. Il motivo è che esiste un kanji simile (入, shio) che ha come differenza principale l’ordine contrario dei due tratti. Iniziate quindi a prestare attenzione ai dettagli degli ideogrammi, ce ne sono talmente tanti che è facile confondersi!
Alla prossima settimana, non mancate perché vi faremo assaggiare un bel mix di kanji!